Massaggio Ayurvedico e Dosha
Il massaggio ayurvedico è parte integrante dell’antica filosofia Ayurvedica che mette a sistema un compendio grandioso di cure della persona. E’ molto lontano dall’essere una mera pratica di rilassamento ed ha finalità più elevate, come ad esempio il ricongiungimento della persona con se stessa: anima e corpo.
La scelta di un massaggio ayurvedico viene effettuata dall’operatore olistico attraverso la lettura della persona secondo una serie di fattori codificati, poiché ogni individuo ha caratteristiche specifiche differenti da un altro.
L’Ayurveda come ogni antica pratica di cura dell’essere umano, porta in sé un accurato sistema di classificazione in differenti tipi psicosomatici che tiene conto sia degli aspetti animico emotivi che della struttura del corpo. Proprio a questa classificazione si farà riferimento nella scelta del lavoro da praticare sulla persona.
Dal Samhita – Uno, Totalità – hanno origine le forze fondamentali che governano tutto l’universo: i Dosha. Attraverso di essi si manifesta la realtà nel mondo in cui viviamo. Noi siamo parte integrante di questa realtà e non sfuggiamo a questo tipo di regola universale.
Vata, Pitta e Kapha sono i tre Dosha e governano il cosmo intero, inclusa la fisiologia di ogni essere vibrante, anima e corpo.
Le funzioni di Vata e le caratteristiche costitutive
Radice VA: ciò che muove
Qualità: composto dagli elementi base “spazio e aria” (Akasha e Vayu). I suoi attributi sono: ruvidità, leggerezza, sottigliezza, freddezza, mobilità, secchezza.
Il movimento dei pianeti, il soffiare del vento, gli impulsi elettrici del sistema nervoso, la peristalsi dei visceri.
Eterno dinamismo della natura: Vata è responsabile di ogni trasformazione.
Nel corpo umano presiede al movimento di: sistema nervoso, sistema circolatorio e respiratorio, apparato locomotore ed escretore.
Costituzione: corporatura sottile e longilinea, magro con scarso tessuto muscolare ed adiposo. Occhi piccoli incavati, incarnato olivastro/grigio, capelli fragili, pelle secca. Estremità fredde. Appetito irregolare, intestino irregolare, ama i cibi caldi e corroboranti. Si stanca velocemente, dorme male. Nervoso ed irrequieto di carattere, tende alla preoccupazione. Dinamico ma indeciso nella direzione, sempre all’erta ma instabile. O molto silenzioso o logorroico, ama la musica e il movimento. Abitudini irregolari.
In stato di equilibrio è sostegno di tutti gli organi del corpo e responsabile del buon funzionamento dell’attività mentale. Conferisce gioia, entusiasmo e dinamismo, mente vigile e pronta. Sonno profondo, regolarità intestinale.
Le funzioni di Pitta e le caratteristiche costitutive
Radice TAP: ciò che produce calore
Qualità: composto dagli elementi base “fuoco ed acqua” (Tejas e Jala). I suoi attributi sono: calore, acutezza, piccante, liquido, cattivo odore, lieve untuosità, gusto acido.
E’ l’energia cosmica che fa ardere sole ed astri. A livello fisico è il fuoco gastrico che attiva la digestione alimentare, il complesso enzimatico.
In natura è tutto ciò che emana calore e genera calore, termogenesi, metabolismo degli organismi viventi e pulsanti.
Nel corpo umano presiede all’attività digestiva ed endocrina, al metabolismo cellulare e alla termoregolazione.
Costituzione: corporatura media, tessuto muscolare tonico ben delineato, colorito roseo o giallo rossastro, occhi aperti brillanti e intelligenti, verdi o ramati. Capello biondo o ramato, castano, tende precocemente ad incanutire e alla perdita dei capelli. Pelle morbida e delicata, macchie sulla pelle. Temperatura cutanea alta soffre il caldo, traspirazione elevata. Ottimo appetito e digestione, goloso e buona forchetta. Ama bevante e cibi freschi o freddi, sapori dolci, amari o aspri. Evacuazione frequente poco formata, non ha necessità di dormire molto, ha un carattere forte e deciso, tendenzialmente irritabile. Acuto e brillante, ha doti di intuizione molto spiccate. Buon oratore tendenzialmente giudicante. Ama la bellezza ed è estremamente preciso.
In stato di equilibrio garantisce un intelletto acuto, un appetito sano e una digestione corretta, una pelle luminosa e buona vista.
Le funzioni di Kapha e le caratteristiche costitutive
Radice KENA JALENA PHALATI: ciò che deriva dall’acqua
Qualità: composto dagli elementi base “terra e acqua” (Prithvi e Jala). I suoi attributi sono pesantezza, freddezza, morbidezza, lentezza, untuosità, stabilità, dolcezza.
Rappresenta il principio della coesione, mantiene uniti i sistemi planetari e le galassie, compatta l’atmosfera, mantiene il nostro corpo unito e correttamente messo a sistema. Attiene al principio del raffreddamento e della conservazione.
A livello di corpo umano: lubrifica, raffredda, mantiene l’equilibrio nei fluidi nei tessuti e nelle cellule.
Costituzione: robusto di corporatura vede ogni tessuto ben rappresentato. Incarnato chiaro, bianco latteo. Pelle morbida tendenzialmente grassa. Denti bianchi e forti, bel sorriso. Occhi grandi e chiari, capelli forti, spessi, frequentemente neri. Appetito moderato, digestione lenta. Ama cibi caldi e secchi, il sapore piccante, amaro e astringente. Evacuazione regolare. Sonno lungo e profondo, resiste alla fatica. Lento nell’apprendimento poi mantiene in sé ciò che ha appreso, lento in generale in ogni attività. Accogliente e generoso, forte tendenza all’impulso sessuale e alla procreazione. Carattere stabile.
In stato di equilibrio porta coraggio, attitudine all’accoglienza, calma, aspetto accogliente e morbidezza, capelli forti, pace.
Ogni fenomeno che si osserva nell’universo e di conseguenza nel corpo umano, è governato e riconducibile al comportamento degli elementi di base combinati in questi tre Dosha.
Conoscere le qualità dei Dosha e saperle riconoscere in un essere umano, permette all’operatore di osservare la vera natura della persona che chiede un momento di riequilibrio.
Un essere umano può essere osservato quindi nella sua costituzione come:
Monodosha: vata, pitta, kapha
Bidosha: un dosha prevalente ed uno secondario
Tridosha: Sama, cioè uno stato di equilibrio dei tre dosha.
Il massaggio ayurvedico agirà per aiutare a riequilibrare queste situazioni.
Bibliografia:
Ayurveda Maharishi, Ernesto Iannaccone, Tecniche Nuove, MI, 2005
Medicina Vibrazionale, Richard Gerber, Lampis Edizioni, Casale Marittimo (PI), 1998
